ERMELINDA: SCHIZOFRENIA PARANOIDE:
cm 80x90x130. Legno, ferro, specchio, cemento, alluminio, rame. 2010
     
E’ il ritratto di una paziente molto anziana schizofrenica, che passa i suoi giorni seduta sulla sedia a fare la maglia. Il dialogo è impossibile, grida spesso e caccia chiunque le si avvicini. La figura è stata ottenuta assemblando frammenti di specchio, ad indicare la frantumazione della vita psichica e della visione del mondo proprie di questi pazienti. Inoltre gli spigoli acuti dei frammenti di vetro richiamano la spigolosità” del carattere. Gli occhi sono costituiti da due tubi ad indicare la limitatezza del campo visivo (in senso spirituale), ma anche l’ostacolo insormontabile a entrare in rapporto con la persona. Anche se in fondo ai tubi c’è l’iride. La figura non ha gambe perché non può più camminare. Le scarpe richiamano la gioventù forse felice, ma sono riempite di cemento e sono imbullonate alla pedana, a richiamare la negazione della felicità. La sedia e lo scheletro metallico della figura sono dipinte di azzurro per sottolineare che persona e sedia sono ridotte ad un oggetto unico, ma anche per trasmettere l’affetto e la compassione per la paziente. Bianca invece la pedana che ha solo la funzione di spettacolizzare la figura, isolandola dall’ambiente. L’alluminio industriale della pedana è stato scelto per sdrammatizzare e nel contempo oggettivizzare la narrazione.
     
     
     
     
     
     
     
     
  © 2011 www.fabiorossinisculture.it