Dalla “vecchia” terra, rappresentata da legno consunto,
emergono parallelepipedi inclinati rossi, come bocche che mandano al cielo le loro voci: metafora del nuovo che sta arrivando, o della nuova
vita che a lungo nascosta nelle viscere della terra, sta facendosi strada finalmente. Le “ voci” hanno andamento obliquo rispetto al
piano orizzontale, a sottolineare il loro carattere dinamico rispetto alla orizzontalità del piano della terra, metafora dell’immutabile
immobilità. Il colore rosso delle “voci” sottolinea anch’esso l’allarme per il nuovo che avanza.